Superbonus 110

Prima di tutto: tre passi da cui iniziare per accedere al Superbonus

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Check Superbonus

Scopri se il tuo immobile ha le caratteristiche giuste per poter accedere al Superbonus!

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Classe energetica

Scopri la classe energetica attuale del tuo immobile, con l'Attestato di Prestazione Energetica (APE) redatto da un tecnico abilitato.

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Asseverazione di un tecnico

Se hai già un progetto edilizio in corso, richiedi l'asseverazione di un tecnico abilitato che non sia coinvolto nei lavori.

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Per approfondire: le 10 cose da sapere sul Superbonus 

Perchè riqualificare la propria casa dal punto di vista energetico?

Migliorare la prestazione energetica della propria abitazione significa innanzi tutto aumentarne il valore, inoltre permette di risparmiare sulle bollette e avere una miglior qualità della vita in generale!

Gli edifici sono responsabili di circa il 40% del consumo di energia e il 36% delle emissioni di CO2 in Europa. In Italia oltre l’85% degli immobili è ancora in classe D-G, per questo è di primaria importanza per il nostro Governo agevolare il miglioramento della performance energetica degli edifici con i Bonus Edilizi, tra cui il Superbonus.

Ma cosa bisogna fare per accedere al Superbonus nel 2023? Ecco 10 cose da sapere:

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1. Validità per i condomini

Per i condomini l'aliquota resta al 110% per l’anno 2023 solo se l’assemblea ha deliberato i lavori entro il 18 novembre 2022 e la CILAS viene presentata entro il 31 dicembre 2022 oppure se l’assemblea ha deliberato i lavori tra il 19 e il 24 novembre 2022 e la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022, o ancora se la richiesta del titolo abilitativo per gli interventi di demolizione e ricostruzione viene presentata entro il 31 dicembre 2022. In tutti gli altri casi l’aliquota scende al 90% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, al 70% per le spese fino al 31 dicembre 2024 e al 65% per le spese fino al 31 dicembre 2025. 

2. Validità delle abitazioni

Per le abitazioni unifamiliari la maxi agevolazione con aliquota al 110% resta in vigore per le spese sostenute fino al 31 marzo 2023, ma solo se il 30% dei lavori è stato svolto entro il 30 settembre 2022. L’aliquota scende al 90% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, ma solo se i lavori sono iniziati dopo l’1° gennaio 2023, se si tratta di prima casa e se il proprietario ha un “reddito di riferimento” non superiore a 15.000 € (calcolato secondo apposito indice).

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3. Vincolo del salto di 2 classi

A fine lavori la prestazione energetica dell’immobile deve migliorare di almeno due classi o, se questo non è possibile, deve raggiungere la più alta classe energetica. Al fine di verificare il salto di classe, è necessario richiedere ad un tecnico abilitato la redazione di un Attestato di Prestazione Energetica dell’immobile prima dei lavori e uno dopo i lavori.

4. Vincolo degli interventi

Il decreto definisce degli interventi “trainanti”, che riguardano l’isolamento termico (cappotto), la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale (caldaie, pompe di calore) e gli interventi antisismici. Almeno uno di questi interventi deve necessariamente essere effettuato per avere accesso al Superbonus.

Ci sono anche altri interventi di riqualificazione energetica, che possono essere oggetto di detrazione, se effettuati congiuntamente a quelli trainanti. Alcuni di questi sono: impianto fotovoltaico, sostituzione infissi, rimozione barriere architettoniche (es. installazione ascensori) ed in generale quelli che erano stati previsti con l’Ecobonus (art. 14 del Decreto Legge 4/06/2013 n.63).

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5. La regolarità dell'immobile

In seguito al Decreto Semplificazioni, gli interventi per il Superbonus vengono considerati come manutenzioni straordinarie e sarà sufficiente effettuare una CILAS (Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata Superbonus), con la sola eccezione degli interventi realizzati mediante demolizione e ricostruzione. Non viene quindi più richiesto lo stato legittimo dell’immobile ed i tecnici non dovranno accertare la regolarità dei lavori eventualmente eseguiti dopo la realizzazione dell’immobile, risparmiando così molto tempo in fase preventiva. Grazie a questa novità, le pratiche sono più semplici e veloci.

6. Tipologie di immobili incluse

Possono usufruire dell’agevolazione sia interi condomìni sia abitazioni unifamiliari (villette indipendenti e villette a schiera), purché si tratti di prima casa e si rispettino i vincoli reddituali previsti.

Si può trattare di edifici esistenti ma anche di demolizioni e ricostruzioni.

Dall’agevolazione sono invece esclusi gli interventi su ville, castelli e case di lusso, corrispondenti alle categorie catastali A1, A8 e A9.

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7. Chi può fare richiesta

Possono richiedere il Superbonus i condomìni, persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività di impresa, IACP, cooperative di abitazione, Onlus e società sportive. Può fare richiesta del bonus il proprietario, ma anche il nudo proprietario, che è titolare dell’usufrutto, il locatario, il comodatario, purché con il consenso del proprietario.

Per le abitazioni unifamiliari sarà possibile richiedere il Superbonus nel 2023 solo per le abitazioni prima casa e per i nuclei familiari che abbiano un reddito di riferimento non superiore a 15.000 €.

 

8. Prezzi e massimali di spesa

La detrazione fiscale Irpef è relativa alla spesa sostenuta per l'intervento, che ha comunque dei tetti massimi.

I costi per tipologia di intervento devono essere infatti inferiori o uguali ai prezzi medi delle opere compiute riportati nei prezzari predisposti dalle regioni e province autonome territorialmente competenti, di concerto con il Ministero. In alternativa a questi prezzari, il tecnico abilitato, che deve asseverare il progetto, può riferirsi ai prezzi riportati nelle guide sui "Prezzi informativi dell'edilizia" edite dalla casa editrice DEI - Tipografia del Genio Civile.

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9. Credito di imposta o sconto in fattura

La somma spesa per effettuare i lavori è detraibile in quattro anni, ma c’è la possibilità di optare, in luogo della detrazione, per un contributo anticipato sotto forma di sconto in fattura da parte dei fornitori di beni e servizi o, in alternativa, per la cessione del credito corrispondente alla detrazione spettante. La cessione multipla dei crediti è consentita fino a un massimo di 5 volte in totale (di cui la prima libera, 3 tra banche e intermediari vigilati ed infine 1 dalle banche a clienti con partita IVA).

 

10. Asseverazione di un tecnico

È necessaria l’asseverazione di un tecnico, che attesti la rispondenza dei lavori ai requisiti richiesti e la congruità delle spese. Il documento di asseverazione potrà essere richiesto a fine lavori o in corso d’opera e verrà tenuto in considerazione dal professionista abilitato (commercialista, CAF, periti contabili, ecc.) per la redazione del visto di conformità per l’accesso all’agevolazione, detrazione o credito d’imposta, da trasmettere all’Agenzia delle Entrate.

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