LUGLIO 2024

Bussola Mutui CRIF - MutuiSupermarket II trim 2024

Immobiliare: il numero di compravendite segna una nuova contrazione (-7,2% nel I trim 2024) mentre il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario torna a crescere (+2,5% nel II trim 2024). È quanto emerge dalla bussola mutui CRIF - Mutuisupermarket sul II trimestre 2024.

Per quanto riguarda i valori di mercato, il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario registra un nuovo incremento nel secondo trimestre 2024 e segna un +2,5% rispetto al secondo trimestre 2023. Più in dettaglio, gli immobili usati registrano un incremento del prezzo al metro quadrato pari al +2,9% e gli immobili nuovi – generalmente più prestazionali ed efficienti anche dal punto di vista energetico – segnano un incremento del +4,2%. Gli immobili ristrutturati segnano una più moderata crescita del +2,2%

Da sottolineare che le crescite dei valori messe a segno nel corso dell’anno sono sospinte da fenomeni inflattivi esogeni piuttosto che da fattori legati alla domanda e ai volumi degli scambi immobiliari. Gli incrementi dei prezzi al mq sono infatti solo nominali, mentre in termini reali si osservano riduzioni.

Analizzando l’andamento dei prezzi a livello territoriale – sempre su base annuale – il maggiore incremento si rileva nel Nord-Est con un +4,1% mentre il Sud e Isole e il Centro, registrano rispettivamente un aumento del 3,3% e del 2,6%; il Nord-Ovest segna invece una leggera contrazione del -0,2%.

Il valore medio dell'immobile oggetto di garanzia nel secondo trimestre 2024 rimane stabile attorno ai 170.000 euro, mentre la superficie commerciale media degli immobili offerti a garanzia del mutuo si posiziona attorno a 110 mq.

“Archiviato un 2023 con una riduzione dei volumi di compravendita di circa il 10%, il I trimestre 2024 si chiude con un ulteriore storno del -7,2%”- afferma Stefano Magnolfi, Executive Director CRIF Real Estate Services.

“Le previsioni per l’intero anno sono improntate a una riduzione di circa il 2%. Considerando i dati relativi alla quota di compravendite finanziate da mutuo – nell’intorno del 38% a fronte di una media storica superiore al 50% -, se ne deduce che il mercato è, più di un tempo, guidato da chi non deve ricorrere al finanziamento bancario e rafforza così le file di una domanda abitativa che continua a sostenere livelli di prezzi elevati e previsti ancora in aumento per tutto l’anno in corso.

L’effetto della Direttiva Case Green (EPBD) e la crescente offerta da parte degli istituti di credito di prodotti legati ai mutui verdi, più convenienti rispetto ai mutui standard, ha permesso ai finanziamenti green di portarsi a circa il 12% del totale erogato con previsioni di raggiungere tra il 24 e il 30% nel 2030 e oltre il 50% nel 2050.

La sostenibilità delle operazioni immobiliari rappresenta quindi un driver sempre più rilevante ai fini delle erogazioni di finanziamenti da parte delle banche che già dal 2025 dovranno rispettare nuovi criteri prudenziali comprensivi dell’evoluzione dei cicli immobiliari, delle prestazioni energetiche, oltre che dei rischi fisici dovuti a fattori climatico-ambientali”.