FEBBRAIO 2025

Bussola Mutui CRIF - MutuiSupermarket IV trim 2024

Immobiliare: le compravendite residenziali si confermano in crescita (+2,7% nel III trim 2024) con il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario in aumento del +3,6% nel IV trim 2024. È quanto emerge dalla bussola mutui CRIF – Mutuisupermarket sul IV trimestre 2024.

Per quanto riguarda i valori di mercato, il prezzo/mq degli immobili oggetto di garanzia di mutuo ipotecario registra un nuovo incremento nel quarto trimestre 2024 e segna un +3,6% rispetto al quarto trimestre 2023. Più in dettaglio, gli immobili usati registrano un incremento del prezzo al metro quadrato pari al +4,6% e gli immobili nuovi segnano un incremento del +8,4%. Gli immobili ristrutturati segnano una sostanziale stabilità delle valutazioni.

Analizzando infine l’andamento dei prezzi a livello territoriale – sempre su base annuale – il maggiore incremento si rileva nel Sud e Isole e nel Nord Est Centro con rispettivamente +7,0% e +5,0%, mentre il Centro registra un aumento del 3,7% e il Nord-Ovest una debole crescita dello 0,4%.

Il valore medio dell’immobile oggetto di garanzia nel quarto trimestre 2024 si posiziona attorno ai 173.000 euro, mentre la superficie commerciale media degli immobili offerti a garanzia del mutuo rimane stabile attorno a 114 mq, entrambi in valori in crescita rispetto ai valori del terzo trimestre 2024.

“La domanda di mutui si è andata gradualmente a rinforzare nel corso dell’anno appena concluso, tanto che a novembre e a dicembre gli aumenti rispetto agli stessi mesi del 2023 si sono attestate sul 25-30%” afferma Stefano Magnolfi, Executive Director CRIF Real Estate Services.

“Nonostante questo trend incrementale cui si è assistito in seguito al continuo ribasso dei tassi di interesse, la domanda complessiva si posiziona ancora al di sotto dei livelli raggiunti tra il 2020-2021 in misura di circa il 30%. Anche i volumi delle erogazioni, ancorché in aumento e a quota 42 miliardi di € nel 2024, si collocano ben al di sotto dei 61 miliardi di euro toccati nel 2021. Grazie alla riduzione dei tassi di riferimento si sono riavviati sia i nuovi mutui che le surroghe, con una netta prevalenza dei contratti a tasso fisso che mantengono ancora un’anomala convenienza rispetto a quelli variabili. Importante inoltre il crescente ruolo giocato dai mutui verdi che a fine 2024 costituiscono ben il 14% del totale erogato con un aumento del 130% in volume su base annua. Il trend incrementale di questo segmento di mercato è il risultato di una domanda che si spinge sempre più verso un prodotto verde e interventi vocati alla sostenibilità ambientale, ma di certo scaturisce anche dalla maggiore propensione degli istituti ad accrescere le proprie esposizioni eligibili a contribuire positivamente al proprio Green Asset Ratio, così come richiesto dal bilancio di sostenibilità. Le prospettive sull’anno in corso sono positive grazie alle previsioni di discesa dei tassi di riferimento che dovrebbero riportarsi al livello del 2% nel corso dell’anno a fronte di tagli consecutivi già annunciati da parte della BCE.

Questa nota di ottimismo va tuttavia mitigata dagli effetti dell’adozione di una nuova metodologia di valutazione degli immobili. A partire dal primo gennaio dell’anno in corso, infatti, è necessaria l’applicazione del cosiddetto ‘property value’ in sede di erogazione, un valore ispirato a criteri prudenziali e che individuerà il valore sostenibile dell’immobile oggetto di finanziamento, per tutta la durata del mutuo, considerando tutti i rischi (cicli di mercato, rischi fisici, rischi di transizione, ecc.) che il collateral potrebbe correre nel corso del contratto, con potenziale aumento dei costi derivanti dagli accantonamenti bancari per operazioni sugli immobili più a rischio”.